Seconda missione in Madagascar quest' anno dopo 3 anni di stop forzato a causa dell'epidemia Covid. Siamo partite in tre: un medico (io), Elena, un'infermiera alla sua terza missione, e un'altra Elena, ingegnere.
Raggiungere Isoanala è stato veramente stancante: 28 ore macinate in tre giorni, di cui circa 9 ore di pista. Le piogge tanto aspettate da ormai diversi anni sono arrivate, ma hanno causato disastri e hanno anche danneggiato in modo serio la strada asfaltata (circa 600 km) che collega Antananarivo a Ihosy. E ovviamente anche la pista che da Ihosy, attraversando l'altopiano dell’Ihorombe, si snoda per 200 km fino al nostro villaggio.
Come contraltare, dopo tanta siccità, il paesaggio che abbiamo trovato al nostro arrivo è confortante, con risaie finalmente verdi e raccolti che quest'anno si preannunciano discreti e che contrasteranno il periodo di grave carestia e fame degli ultimi anni che ha portato a un esodo dal sud al nord di circa 1 milione di persone.
Speriamo che il ritorno della pioggia non sia effimero e che anche questo Paese possa beneficiare di un po’ di buona fortuna.
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