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Marco Sanlorenzo

Siccità: aggiornamenti dal Sud Madagascar

La siccità che ha colpito il Sud Madagascar, la peggiore degli ultimi 40 anni, si è ulteriormente aggravata.


Il 23 giugno David Beasley, Direttore esecutivo del Pam - Programma alimentare Mondiale, è intervenuto sia sui giornali (United Nations News) sia in televisione (intervista CNN) per illustrare la gravità e drammaticità della situazione.


La prima cosa che ha sottolineato è «Una dopo l'altra, le siccità in Madagascar hanno spinto le comunità sull'orlo della morte per fame... Qui non parliamo di guerra o conflitto, qui parliamo del cambiamento climatico. Questa è un'area del mondo che non ha minimamente contribuito al cambiamento climatico, eppure ora sono loro a pagarne il prezzo più alto».


È forse la prima volta che un così alto responsabile della galassia Onu ha denunciato pubblicamente una situazione drammatica, che trova le cause altrove e i responsabili in Paesi tutt'altro che poveri.


David Beasley ha effettuato una missione conoscitiva nella regione e continua il suo intervento: «Ho incontrato donne e bambini che erano vivi a malapena, avevano camminato ore per arrivare ai nostri centri di distribuzione di cibo e loro erano quelli abbastanza in salute da farcela».


La situazione è tale che oltre un milione di individui sono nell'insicurezza alimentare, 14.000 dei quali considerati in condizione di catastrofe. E tale numero raddoppierà nei prossimi 3 mesi.


Il distretto più colpito è quello di Ambovombe, situato a circa 170 chilometri da Isoanala, ma il distretto di Ankaramena-Bekily, con il quale noi confiniamo, è in una situazione di grave penuria alimentare e la popolazione sta cercando di spostarsi più a nord nella speranza di trovare acqua e cibo. Molte persone transitano da Isoanala dove la situazione, seppure critica, non è così grave poiché vi sono ancora fonti di acqua, come lo stesso fiume Isoanala, da cui prende nome il medesimo villaggio, anche se la portata è ridottissima.


Si è cercato di aiutare i più bisognosi con la distribuzione di derrate alimentari ed eventuale sostegno medico (la fame determina sempre gravi problemi sanitari), mentre procedono i lavori preliminari del pozzo che sarà costruito nel perimetro ospedaliero e che speriamo possa risolvere il problema acqua sia per l'ospedale e i degenti sia per coloro che vengono ospitati nelle abitazioni circostanti.



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