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Marco Sanlorenzo

Madagascar: ecco i dati su siccità, scolarizzazione e Covid


Bambini alla ricerca di cibo nel Sud Madagascar

Recentemente l'attenzione è ritornata sulla grande siccità nel Sud Madagascar e in generale sulla situazione umanitaria.


Tribune.com ha pubblicato le ultime statistiche a seguito della relazione che il coordinatore delle Nazioni Uniti in Madagascar ha presentato il 19 agosto nel corso della Giornata Mondiale dell'Aiuto Umanitario.


I dati sono eloquenti: 1,73 milioni di persone sono state vittime della siccità nel Sud e Sud Est del Madagascar e tra questi si contano 965.000 bambini, 154.000 persone che vivono con handicap e 5.800 individui affetti da HIV.


A questa situazione devono essere aggiunti oltre 800.000 persone che hanno avuti danni a causa dei cicloni che hanno colpito la costa Est nei primi mesi dell'anno.


L'organismo OCHA sottolinea come la siccità sia migliorata negli ultimi mesi, ma le esigenze sanitarie e umanitarie della popolazione siano aumentate perché i raccolti precedenti sono andati perduti, per l'estrema insicurezza alimentare con tassi di malnutrizione sempre elevati.

Di conseguenza si calcola che per la fine dell'anno in corso oltre 1,9 milioni di persone avranno necessità di un aiuto umanitario.


Nel 2021 sono stati erogati aiuti per oltre 77 milioni di dollari da parte dei vari organismi internazionali (FAO, UNICEF, PAM, Comunità europea, ONG), ma si prevede di avere necessità di oltre 150 milioni di dollari in aiuti per i prossimi 4 mesi, sperando che questi fondi vengano realmente erogati e non prendano vie traverse e alternative finendo nelle tasche di vari attori nazionali , come è stato denunciato precedentemente da parte di giornalisti e cittadini malgasci.


La situazione di degrado sociale non è solo presente nel Sud.


L'UNICEF, nel recente rapporto che è stato pubblicato all'inizio di settembre, segnala come a causa della crescente povertà solamente il 15% dei bambini in età prescolare possa frequentare classi riservate alla loro età, mentre il tasso di scolarizzazione primaria risulta del 76% e solo il 56% degli allievi ottiene il diploma per potersi iscrivere a una scuola superiore.

Il tasso di abbandono degli studi è elevatissimo a causa della necessità di avere un aiuto supplementare in famiglia onde poter provvedere ai bisogni primari di sussistenza.


L'UNICEF sottolinea, inoltre, come il 70% degli educatori sono degli "insegnanti comunitari" il cui salario è pagato dai genitori degli allievi e dalla comunità dove esercitano, con problemi legato all'impoverimento delle comunità e alla mancanza troppo sovente di competenze pedagogiche, locali, materiale per poter fornire una sufficiente educazione scolare di base.


Lo stesso UNICEF ha infine pubblicato i dati relativi alla vaccinazione per Covid : solo 1,4 milioni di individui, pari al 5,4% della popolazione, ha ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid e il Madagascar è entrato nella lista delle 34 Nazioni la cui copertura vaccinale minima (prima dose) è inferiore al 10%. Il problema Covid rimarrà a lungo nell'isola nonostante le dichiarazione del Ministero della sanità del Madagascar che minimizza l'epidemia, a suo dire ormai sotto controllo e non più considerata una emergenza nazionale.


Il paese, come per il problema siccità, ha ricevuto e riceverà aiuti internazionali per acquistare e distribuire le dose di vaccino, ma ci sono ostacoli oggettivi (mancanza di infrastrutture, vie di accesso spesso deteriorate, regioni isolate, dispersione della popolazione al di fuori dei centri urbani), nonché il rischio di mal utilizzare i fondi o di utilizzarli per altri fini.


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