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  • suor Georgine

Ultime notizie da Isoanala - Madagascar

Aggiornamento: 22 ott 2020


La situazione sanitaria nella regione Sud del Madagascar si è ulteriormente deteriorata negli ultimi mesi.

A Betroka, circa 80 km a nord di Isoanala, è stato inaugurato con somma pompa magna nel mese di giugno 2016 un nuovo blocco operatorio con la presenza di una equipe (chirurgo, anestesista, infermieri, ecc.) che è stato operativo per 3 mesi con l'esecuzione di pochi interventi. Il materiale non veniva inviato dallo Stato, ma era fornito dallo stesso chirurgo che faceva pagare le proprie prestazioni! Mancava inoltre un laboratorio analisi e non era possibile effettuare trasfusioni sanguigne. Alla fine il chirurgo è andato via, sono scoppiati dissapori fra i vari funzionari e politici locali e quindi tutto è fermo e bloccato.

A Isoanala, presso l'ospedale pubblico (ospedale dove si possono trattare solo casi di pertinenza medica e non chirurgica) l'unico medico è stato trasferito nei mesi scorsi e quindi non è possibile ricoverare né curare i soggetti che arrivano. Proprio per questi motivi, in particolare l'ultimo, si è assistito a un significativo aumento dei soggetti esaminati, curati e ospedalizzati nella nostra struttura.

Il numero dei casi chirurgici è risultato in linea con gli anni precedenti mentre tra costoro sono aumentati i soggetti arrivati con gravi patologie necessitanti complessi interventi mentre il numero di soggetti con patologie mediche è triplicato rispetto agli altri anni.

Durante la missione dei volontari italiani (ottobre-dicembre 2016) sono stati proprio i casi medici ad aver dato più problemi e lavoro, molti giunti in urgenza nella notte in condizioni gravi. Abbiamo dovuto ricoverare molti malati con scompenso cardiaco, pericardite, grave broncopatia, insufficienza renale, epatopatia con severa cirrosi, malaria, dissenteria e anche alcuni casi di tubercolosi polmonare.

Molti sono stati i bambini ricoverati, per lo più con severa sindrome diarroica e conseguente malnutrizione, mentre siamo stati impegnati duramente per diversi casi di bambini giunti in stato comatoso febbrile non dovuto alla malaria. Gli accertamenti effettuati hanno evidenziato una encefalite virale e campioni di liquido cefalo rachidiano sono stati inviati all'Istituto Pasteur per la determinazione, se possibile, dell'agente patogeno (accertamenti ancora in corso). In questo gruppo di piccoli pazienti abbiamo constatato 4 decessi mentre altri 7 sono stati salvati dopo giorni molto difficili e drammatici.

Per quanto riguarda il personale malgascio, Suor Rosette, infermiera, dopo molti anni trascorsi insieme a noi, ci ha lasciato nel mese di settembre 2016 per diventare superiora della comunità delle Suore Nazarene a Betroka nonché responsabile del locale dispensario ed è stata sostituita da Suor Sidonie, infermiera, che è diventata quindi responsabile della gestione ordinaria del nostro Ospedale.

Dallo stesso mese di settembre, è definitivamente rientrata la nostra infermiera professionale, Mde Virginie dopo aver terminato la scuola di specializzazione in anestesiologia, che quindi copre il ruolo ufficiale di Anestesista presso la nostra struttura. Siamo molto contenti di questo, poiché Virginie abita e vive a Isoanala e quindi non avremo più problemi nel reperire la figura dell'anestesista, difficile da trovare in Madagascar.

Il medico malgascio presente, dr Fanojo, ha continuato la sua attività dimostrando notevole impegno e capacità professionale, nonché una particolare disponibilità sia verso in numerosi casi urgenti giunti di notte o nei giorni festivi, sia sempre pronto ad apprendere e perfezionare le sue conoscenze mediche e specialmente chirurgiche.

Il dr Sanlorenzo ha tenuto diversi corsi di aggiornamento durante la sua permanenza, sia specifici per il dr Fanojo (anatomia chirurgica, tecniche chirurgiche), sia per tutto lo staff presente (medico, anestesista, infermiera, laboratorista) e per le due suore (suor Angele e suor Tersille) che dal mese di settembre dirigono i due dispensari di Mananovy (14 km da Isoanala) e Isoanala centro villaggio.

Sono stati esaminati svariati argomenti (presa a carico di malato in urgenza, uso corretto degli antibiotici, uso corretto di svariati farmaci, ecc.) e sono stati stabiliti protocolli operativi affinchè i due dispensari possano agire in sintonia con la struttura ospedaliera, migliorando l'operatività di tutti quanti e permettendo un migliore trattamento dei soggetti bisognosi di cure e terapie.

Nel mese di ottobre, grazie all'opera e agli sforzi di Egidio, è stato reso operativo il grande sistema a pannelli fotovoltaici (94 pannelli divisi in due sottosistemi!) che ha permesso di rendere quasi totalmente autonomo l'ospedale, le case dei volontari e del personale malgascio, le abitazioni delle suore e dei loro operai, le abitazioni destinati a ospitare i familiari degli ammalati. Grazie alla potenza erogata, è possibile operare, sterilizzare, fare esami di laboratorio e accertamenti (ecografia, ecc.) in totale indipendenza dai gruppi elettrogeni, sia di giorno sia di notte con notevole risparmio economico e con la possibilità di essere sempre operativi!!

Infine è stato intrapreso un programma agricolo, grazie alla riparazione del vecchio trattore, che ha permesso di arare e mettere in coltura, per ora, 8 ettari di terreno, mentre si è proceduto al trapianto delle prime piantine cresciute per poter intraprendere un rimboschimento di parte del terreno a disposizione.

Indipendentemente da queste buone notizie e dai risultati che abbiamo raggiunto a Isoanala, la situazione socio economica del Madagascar è sempre più grave. All'inizio di dicembre i mass media locali hanno dato due importanti notizie.

La prima riguarda un prestito di quasi 5 miliardi di dollari negoziati dal Presidente della Repubblica del Madagascar con la Banca mondiale e con altri benefattori: tale prestito sarà però vincolato a severi controlli da parte dei donatori e a radicali cambiamenti nella politica economica interna del paese. Molti sono coloro che ritengono inattuabile tale prestito proprio perché troppo vincolato a delle modifiche interne di tale portata senza che vi sia un consenso nelle forze politiche locali verso i cambiamenti richiesti.

Il 4 dicembre sono apparse le relazioni del Fondo Monetario Internazionale e dell'Onu circa la situazione globale del Madagascar: si legge come il 77% dell'intera popolazione malgascia viva con circa 1,10 euro al giorno!! Purtroppo nelle regioni del sud isola invece oltre l'80% della popolazione vive, o meglio cerca di sopravvivere, con 60 centesimi di euro disponibili al giorno!

Si comprende quindi come la situazione globale sia veramente peggiorata e non si vedono cambiamenti in meglio nell'immediato futuro!!!

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