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Bruno

Missione Lebbrosario Saint Croix Isoanala marzo 2013

Aggiornamento: 22 ott 2020


La nostra avventura inizia il 7 marzo 2013 dall’aeroporto di Linate. Il volo verso Antananarivo con scalo a Parigi sembrava già lungo… scoprimmo in seguito che si trattava della parte più veloce e “comoda” dell’avvicinamento ad Isoanala.

All’arrivo a Tanà (Antananarivo) i visti e il controllo bagagli vengono svincolati da una abilissima suora Nazzarena, io preoccupatissimo del materiale elettrico all’interno delle sei valige, scopro con stupore che si era aperta una corsia preferenziale. Usciti nel parcheggio dell’aeroporto incontriamo l’autista e il nostro mezzo di trasporto, una Toyota da cinque comodi posti!... facemmo un rapido conto, noi cinque più la suora e l’autista, totale sette persone.

La giornata dell’8 marzo la dedichiamo alla ricerca di materiali non trasportabili in aereo, un giro a piedi nel pomeriggio e il rientro alla casa delle suore. Il mattino alle cinque partenza per la prima tappa in jeep meta Zazafotsy a 550 km da Tanà, circa 11 ore di viaggio. Il giorno successivo , passando per Ihposy e Betroka arriviamo nel pomeriggio a Isoanala, avendo percorso 300 km di pista.

Il racconto della permanenza ad Isoanala lo riassumo nei ringraziamenti ed elencando nel particolare il progetto elettrico. Devo prima di tutto ringraziare Maria che mi ha proposto di avventurarmi in Madagascar, mia madre che ha colto il momento giusto per spingermi ad affrontare questa missione. Sì, perché sotto alcuni aspetti la possiamo considerare una “missione”. Infatti se pur pronti sotto l’aspetto tecnico, la scelta accurata dei materiali e delle attrezzature, rimanevano molte incognite su cosa avremmo trovato una volta arrivati al lebbrosario.

Un ringraziamento devo spenderlo per le Suore Nazzarene, senza di loro non solo saremmo morti di fame e di sete, ma con il loro affetto, la loro accoglienza discreta ci hanno insegnato i ritmi della Terra e del Sole! Insieme abbiamo raccolto le arachidi nei campi al mattino presto, insieme abbiamo sistemato il nuovo magazzino elettrico, spostato i generatori, pregato e viaggiato insieme.

Suor Georgine, la suora della “condivisione”, su di lei potevi contare sempre, una parola, la sua attenzione verso i volontari… ha condiviso con noi i quattro giorni di viaggio! Ha saputo affrontare anche la disfatta dell’inverter accidentalmente guastato da noi con un rispetto introvabile nel nostro mondo.

Un ringraziamento a Suor Marta e Suor Rosetta, a tutte le suore in cucina, il loro sorriso come segno di ringraziamento rimarrà impresso per sempre nel mio cuore.

L’ultimo ringraziamento, ma non ultimo, lo devo ad Adolfo e Matteo, ancora oggi mi chiedo come ho fatto a convincerli… forse loro hanno convinto me! Oggi li ringrazio: senza di loro non avrei potuto neanche muovere un passo in Madagascar, terra sconosciuta e meravigliosa, dove la dignità di “BEO BEO” l’ultimo tra gli ultimi, nel gesto della monetina all’offerta in chiesa, donata in segno di ringraziamento verso le suore, ricorda che l’umanità ha ancora una speranza in queste persone. Con loro ho condiviso minuto per minuto l’esperienza della montagna, del fiume, del paese, dei bambini nei villaggi, l’avventura in paese con le bici “scassate”, i pranzi e le cene, il saluto dei bambini che andavano a scuola, la fatica dei 40 gradi, le fatiche del lavoro da organizzare e realizzare.

Un grosso “io peeeenso” a Jean fedele interprete e amico di tutti noi, autista provetto e grande lettore serale!

Ringrazio per l’accoglienza durante le “soste”, Suor Maria Agnese, Suor Agata (da me denominata la nonna del Madagascar) e Suor Susanna.

Progetto elettrico realizzato

• spostamento del primo generatore, manutenzione e messa in funzione • spostamento del secondo generatore, manutenzione e messa in funzione • posa tubazioni di esalazione fumi dei generatori • posa tubazioni di raccordo tra i due generatori • posa del nuovo quadro elettrico generale del Lebbrosario • posa della spina di alimentazione e delle due prese generatori • posa dei cavi dal vecchio locale generatori al nuovo. Allacciamenti al Q.G. • smantellamento del vecchio quadro generatori e del vecchio quadro generale • creazione del nuovo magazzino elettrico • creazione del nuovo spazio per i materiali di manutenzione dei generatori • creazione di un’area pulita e dedicata al locale generatori • collegamento cavo” pozzo fiume” al Q.G. • collegamento cavo lavanderia al Q.G. • collegamento cavo casa suore al Q.G. • collegamento cavo ospedale al Q.G. • collegamento linea casa Dottoressa, Anestesista e casette volontari al Q.G • installazione crepuscolare per linea Dottoressa Anestesista e casa volontari • installazione interruttore manuale per linea casetta Dottoressa Anestesiste e volontari

• sostituzione di 180 portalampade • sostituzione di 180 lampadine a risparmio energetico • installazione di interruttori differenziali nelle casette

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